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La Settimana Santa secondo Salzillo |
SALZILLO, FRANCESCO (1707-1783)
Scultore spagnolo nato a Murcia, figlio dello scultore Nicola Salzillo, di Capua
che venne a Murcia per lavorare con Nicolás de Bussy. Nicola sposò la mursiana
Isabel Alcaraz da cui ebbe sette figli.
Salzillo è considerato uno dei maggiori rappresentanti del
barocco italiano. Entrò in seminario dai Domenicani, ma nel 1727 suo padre morì
e Francesco dovette abbandonare il convento per prendere le redini del
laboratorio di famiglia in cui lavoravano i fratelli. Il suo lavoro è
caratterizzato da una grande religiosità, che risulta evidente dalle produzioni
dei suoi famosi presepi e nei gruppi scultorei delle processioni della Settimana
Santa. L’ ultimo periodo della sua vita lo dedicò ai presepi in stile napolitano
del XVII secolo. Le figure del presepe – 456 personaggi e 372 animali- sono
conservati nel
Museo Salzillo di Murcia.
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Nel 1752 grazie all’ interesse del suo amico Joaquín Riquelme y Togores iniziò a scolpire i sacri gruppi per la Confraternita di Gesù Nazareno; il primo denominato “La Caduta” gli fu ordinato a titolo personale dall’amico, cui seguirono “ La Pregliera nell’ orto”, “L’ arresto o il bacio di Giuda”, “ La Cena Santa”, “Il Cristo legato alla colonna”, “La Veronica”, “San Giovanni” e “L’Addolorata” |
Tra le statue più belle ricordiamo
San Geronimo del Monastero di La Ñora,
attualmente nella Cattedrale di Murcia in cui troviamo anche il bassorilievo
ovale della Madonna del Latte che riproduce la Vergine con Gesù e San Giovanni
da piccoli.
A poca distanza appaiono San Pietro, San Giovanni e l’apostolo
Santiago addormentati. San Pietro, in uno stato di dormiveglia, tiene la spada
impugnata.
Nel 1740 realizzò il gruppo denominato della
“Madonna dell’Angustia”. È la rappresentazione della Pietà, la madre tiene fra le braccia il corpo senza vita
del Figlio, la maestria dello sculture si nota nel viso della Madonna che
esprime il dolore della perdita, e nella posizione del Corpo del Cristo, in
particolare delle mani sostenute dai cherubini.
Del 1746 è
l’imagine in legno policromo di
Sant’Antonio
Abate conservata nella capella che porta il suo nome. È un opera piena di
dinamismo, simile a quella di
Sant’Agostino conservata nel convento delle suore
agostianiane
Nella città di Orihuela si possono ammirare la
Sacra Famiglia conservata nella
chiesa di Santiago e i crocifissi nel Convento di San Francesco. (Il Cristo
dell’Agonia)
Nella città di Cartagena si trovano la sculture dei 4 Santi cartaginesi, San
Fulgenzio, San Leandro, Santa Fiorentina e Santa Criteria.
Francisco Salzillo è il creatore di una scuola che è arrivata in parte fino ai
nostri giorni. I suoi discepoli, specialmente Roque López continuano lo stile
del maestro
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